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Gilles Villeneuve
Informazioni
Questa è una pagina riservata a tutti coloro che desiderano avere informazioni supplementari sulla vita, la carriera, i risultati e le curiosità riguardanti Gilles Villeneuve.
Per ottenerle basta inviarci una email e la risposta verrà pubblicata nello spazio sottostante. Così, grazie alla vostra collaborazione, il sito si arricchirà sempre di più, per dare a tutti la possibilità di conoscere la figura del leggendario campione canadese.
Inoltre questa sezione servirà anche per comunicare eventuali iniziative o attività riguardanti il mito Villeneuve e la sua storia.

info@ventisetterosso.it
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04/05/2002
Alessandro V.
Ciao, volevo chiederti se potevi darmi alcune informazioni riguardo al colore della tuta di Gilles: le istruzioni di un modellino riportano il colore della tuta come rosso, la foto mandata da Stefano R. che si riferisce proprio al 1978 conferma che la tuta era rossa, ma perché io ho sempre trovato le foto di Gilles con una tuta bianca? Sai dirmi se c'è qualche motivo legato agli sponsor o a qualcos'altro? Grazie in anticipo, ciao.

webmaster: Gilles ha debuttato in Formula 1 sulla McLaren a Silverstone nel 1977 con una tuta arancione chiaro, quasi rosa pesco (fu preso anche in giro per questo), utilizzata già nelle precedenti gare di Formula Atlantic.
Silverstone 1977
Con questa stessa casacca fece i suoi primi giri a Fiorano al debutto sulla Ferrari 312T2 e la usò ancora per le ultime due gare della stagione 1977, in Canada e Giappone, e le prime due del 1978, in Argentina e Brasile. Nel corso del 1978 il colore divenne rosso, questo per entrambe i piloti che guidavano la Ferrari (Reutemann/Villeneuve), probabilmente per motivi di sponsor. Nei primi Gran Premi del 1979 il colore era ancora il rosso, poi a metà stagione la tuta divenne bianca e anche il colore della decorazione sul casco mutò dal rosso all'arancione. Questa situazione cromatica rimase inalterata fino al 1982. Spero di essere stato abbastanza esauriente.

05/07/2002
Emanuele
Ciao, sono un appassionato di Formula 1 e del nostro indimenticabile MITO. Vi chiedo se potete inviarmi una piantina del vecchio circuito di Zolder, grazie.

webmaster: Il circuito permanente stradale di Zolder, inaugurato nel 1963, durante gli anni ha subito numerose varianti fino all'abbandono definitivo della Formula 1 per motivi
Zolder 1982
Zolder 1982
di sicurezza culminati proprio con l'incidente mortale di Villeneuve. Comunque, nel 1982, il tracciato aveva uno sviluppo di 4.262 metri, con percorrenza in senso orario. In questi ultimi anni anche la famigerata Terlamenbocht, dove Villeneuve ebbe lo scontro con Mass, è stata modificata con una variante morbida che ne riduce notevolmente la velocità di percorrenza aumentandone di contempo gli spazi di fuga. Le immagini allegate si riferiscono proprio alla conformazione del circuito nel 1982.
13/09/2002
Loredana C.
Ciao, forse tu mi puoi aiutare. Sapresti indicarmi dove posso trovare una copia del libro "Gilles vivo"? Anni fa mio marito l'aveva prestato e non gli è stato più ridato, continuiamo a cercarlo in giro ma non siamo più riusciti a trovarlo.
Cesare De Agostini
Cesare De Agostini
Grazie.

webmaster: Mi dispiace, ma purtroppo il libro "Gilles vivo" scritto da Cesare De Agostini non è più sul mercato da almeno dieci anni, infatti anche la seconda e ultima edizione del 1992 è andata esaurita in poco tempo; né tantomeno si prevede una sua ristampa. Esiste comunque l'opportunità di rivolgersi alla propria biblioteca civica per ottenerne una copia in prestito interbibliotecario oppure potresti anche trovarlo in vendita su qualche sito di aste online.
19/09/2002
Davide R.
Ti volevo porre due domande che in questi lunghissimi venti anni mi hanno dato da pensare, in quel nefasto 1982 avevo 11 anni:
> È possibile reperire in commercio la copia del casco GPA di Gilles del 1982? Ovviamente non la replica, ma la GPA (se esiste ancora) produce modelli simili con stessa calotta e quindi ha ancora gli stampi oppure è un modello obsoleto, fuori omologazione da tempo?
> Nelle varie manifestazioni automobilistiche a carattere storico, ho sempre notato qualche bellissimo esemplare di T3, T4 e T5, ma non mai visto la mitica e dannata 126C2 del 1982. Sai se ne esiste ancora qualcuna funzionante o appartenente a qualche collezionista privato o museo?

webmaster: La ditta GPA non produce più quel modello di casco (SJ, sans jugulaire, ovvero senza cinturino) dalla metà degli anni ottanta, il modello in questione era prodotto e venduto anche in versione stradale ma non ottenne più l'omologazione in Italia dopo che furono approvate le nuove normative di sicurezza proprio in quegli anni. Ovviamente il casco usato da Gilles era una versione speciale realizzata appositamente per le competizioni, con l'apertura frontale ridotta, l'impianto di aria medica e il dispositivo di sgancio più robusto. La GPA però esiste ancora oggi e si è specializzata nei caschi di protezione per equitazione. Chi, come me, ha trovato ancora in commercio quel modello, ha solo avuto la possibilità di farselo decorare nei colori del pilota canadese poiché la replica ufficiale del casco di Gilles non è mai stata commercializzata né dalla Bell né tantomeno dalla GPA stessa.
Per quanto riguarda la 126C2, la Ferrari ha sempre venduto ai collezionisti, come quasi tutte le altre squadre di Formula 1, le sue vetture a fine stagione o qualche tempo più tardi.
GPA SJ
GPA SJ
GPA SJ
Nel periodo della 126C2, Enzo Ferrari aveva fatto firmare un contratto a tutti gli acquirenti di quella monoposto, nel quale garantivano che non l'avrebbero mai esposta in manifestazioni o sedi ufficiali e questo semplicemente perché Ferrari la considerava un'auto maledetta! E così, almeno fino ad oggi, è stato fatto, tranne la fugace apparizione di qualche modello ibrido (126C2B) in alcune manifestazioni inglesi.
08/10/2002
"Tano" Ciao, sto cercando disperatamente le foto della 126C2 "prova" di Villeneuve per farne un modello unico, cioè senza numeri di gara. Mi serve sapere quali adesivi non misero ed il colore delle paratie ali posteriori. Se puoi aiutarmi mi faresti una cortesia. Ciao.
126C2
126C2
126C2


webmaster: Le prime due foto si riferiscono alla presentazione ufficiale della Ferrari 126C2 nelle officine di Maranello. Come si può notare il numero di gara c'è già ma solo sulle fiancate, il 27 a destra e il 28 a sinistra. La terza immagine si riferisce invece alla vettura, che provò subito dopo a Le Castellet in Francia, a gennaio, poco prima del suo debutto nel mondiale del 1982.
10/10/2002
Claudio B.
Sapete dove è conservata o se esiste ancora la 126C2 con cui Gilles perse la vita a Zolder? Il relitto che fine ha fatto?

webmaster: Secondo quanto riportato dalle cronache dell'epoca, la monoposto fu sequestrata dalla magistratura belga che, per prassi, dovette aprire un'indagine conoscitiva, così come si fa ogni qualvolta avvenga un decesso per morte violenta. Dopodiché la vettura fu affidata alla Federazione Internazionale dell'Automobile per essere sottoposta a rilievi tecnici e infine ciò che rimaneva della 126C2 fu restituito alla Ferrari, che la riportò a Maranello per le proprie perizie interne. Le parti "buone" furono recuperate come ricambi, mentre i restanti pezzi furono successivamente distrutti per volere personale di Enzo Ferrari. Ricordiamo anche che la scuderia del cavallino rampante fu completamente scagionata da ogni colpa nell'incidente poiché si stabilì che la violenza dell'impatto fu tale che nessuna scocca avrebbe mai potuto resistere ad un urto del genere. Dopo il sopralluogo della gendarmeria belga e dopo aver ascoltato le testimonianze di alcuni piloti tra i quali
126C2B
lo stesso Jochen Mass, coinvolto nella collisione, Lauda e Pironi, il dossier fu chiuso e archiviato come un banalissimo "incidente stradale". A fine stagione furono distrutti tutti gli esemplari rimanenti poiché considerati "maledetti" dallo stesso Enzo Ferrari. Esiste però almeno ancora un esemplare di una 126C2 ibrida, utilizzata per le prove durante i test invernali del 1982 perché nella prima parte della stagione 1983, Tambay e Arnoux corsero con una 126C2B che aveva in comune solamente telaio e sospensioni con la vettura dell'anno precedente. Nella foto a destra è ritratta una 126C2 ibrida, esposta a Goodwood, utilizzata nei test a Fiorano, ma che non corse mai.
22/10/2002
Vincenzo F.
Ciao, ho già letto con delusione che il libro "Gilles vivo" è fuori mercato; sapresti dirmi qualcosa su "La cometa Gilles"? Ammiro tantissimo lo stile e la competenza di Enzo Russo e conosco bene la sua grande passione per il canadese. Ritengo che il suo articolo "Non era nato per questa Formula 1" sia la sintesi migliore per spiegare cosa Gilles sia stato ed abbia significato per chi ama questo sport. Sarebbe importantissimo per me riuscire a trovare questo libro. A proposito, sai che fine ha fatto Enzo Russo? Se continua sempre la sua collaborazione sui settimanali o simili? Sono tre anni che non ho più notizie di lui. Ciao e grazie.
Enzo Russo

webmaster: Purtroppo anche il libro di Enzo Russo non è più disponibile, di quel volume non fu nemmeno fatta la ristampa anche se io lo ritengo il migliore di tutti proprio per come vengono trattate la figura e la storia di Gilles. La competenza e la capacità di mescolare la vita con il romanzo dimostrata dallo scrittore nel narrare l'avventura di Villeneuve, lo rendono unico nel suo genere. Puoi provare a chiederlo ad una biblioteca civica per vedere se sia disponibile tramite prestito interbibliotecario. Ho fatto anche delle ricerche riguardanti notizie su Enzo Russo, ma non ho trovato nulla sul suo conto, mi dispiace.
21/11/2002
Karl G.
Complimenti per la sezione INFO, che ritengo di grande interesse. Grazie a voi si può sapere tutto sul nostro "Aviatore".
Didier Pironi
Ho letto che il relitto della 126C2 è stato demolito. Si conosce invece il destino del casco di Gilles utilizzato in quelle maledette prove dell'8 maggio 1982? Grazie.

webmaster: Il casco danneggiato di Gilles fu riportato ai box dal suo compagno di scuderia Didier Pironi (che ai tempi era anche l'uomo immagine della GPA), il quale passò e si fermò alla curva Terlamen qualche istante dopo l'incidente. Del casco riconsegnato non si hanno notizie certe, ma probabilmente è tornato alla casa madre per le perizie strutturali. Qualche anno dopo la ditta GPA non produsse più caschi per la Formula 1.
02/12/2002
Filippo C.
Desidererei sapere se Gilles Villeneuve ha posseduto una Ferrari 308 a carburatori o la versione a iniezione e se vi ha apportato modifiche? Dalle cronache dell'epoca ricordo vagamente che Gil possedeva una Ferrari 308, di cui non ricordo la versione, presso la sua abitazione di Monte-Carlo. Vi sarei grato se poteste darmi queste informazioni.

webmaster: Gilles guidava il modello 308GTS (la versione spider con il tettuccio rigido removibile) che però era di proprietà della Ferrari S.p.A. Naturalmente la sua passione per la meccanica lo spingeva a realizzare piccole modifiche per aumentarne le prestazioni. Gilles si fece personalizzare l'auto dal reparto "Progetto e sviluppo" della Ferrari: il colore non era il classico Rosso Corsa ma il Rosso Dino, simile all'arancione del suo casco. La vettura montava la frizione maggiorata della 512BB, aveva pinze e dischi freno maggiorati ed assetto ribassato grazie a modifiche sugli ammortizzatori e agli pneumatici TRX Michelin. Altri ritocchi
308GTS
"artigianali" furono apportati dallo stesso Villeneuve che, oltre ad essere un ottimo collaudatore, era anche un eccellente meccanico. Purtroppo molte altre modifiche previste per la sua 308GTS che vediamo, nella foto a destra, posteggiata presso la sua villa "La Mascotte" a Monte Carlo, rimasero incompiute. Con questa vettura Villeneuve percorse il tragitto Monte Carlo - Bologna, pari a 432 chilometri, in 2 ore e 25 minuti. La Ferrari 308GTS aveva un motore posteriore, 8 cilindri a V, cilindrata di 2926 cc, potenza max di 255 CV a 7700 giri/minuto, alimentazione a 4 carburatori doppio corpo. Solamente nel 1981 fu introdotta l'iniezione elettronica della Bosch sulla 308GTB.
03/02/2003
Karl G.
Dopo la sua tragica scomparsa, si disse che nella stagione 1983, Gilles avrebbe firmato per la Williams o per la McLaren, oppure avrebbe dato vita a un team tutto suo. Fu una fantasia della stampa, oppure Gilles avrebbe veramente lasciato la Ferrari dopo la vicenda Pironi?

webmaster: Tutto ciò che dici è esatto. In quell'occasione (dopo Imola e Zolder '82) si vociferò di trattative di Gilles con altre scuderie: McLaren ma molto più probabilmente la Williams, di cui si disse che Gilles avesse già provato in gran segreto.
Zolder 1982
Pure l'ipotesi di un team tutto suo era in fase di studio. Il progetto avrebbe avuto sviluppo molto probabilmente nel 1983, ma quasi sicuramente nel 1984: Villeneuve, sostenuto da due grosse multinazionali, tra le quali la Coca Cola, avrebbe stabilito la sua nuova squadra corse presso il circuito di Le Castellet, in Francia. Fra le persone coinvolte in tale progetto vi era anche l'ingegner Ducarouge e si mormorò che Gilles avesse quasi strappato una mezza promessa a Enzo Ferrari per fornirgli la fornitura dei motori, ma in alternativa c'erano già stati dei contatti per avere i classici Ford Cosworth. Purtroppo rimasero solo delle ipotesi, perché il destino di Gil era indissolubilmente legato a quello della sua Ferrari...

20/02/2003
Andrea E.
Ciao, ho visto le foto della lapide di Gilles nel cimitero. Visto che sono già stato al suo museo di Berthierville, vorrei sapere se Gilles è sepolto proprio lì, a Berthierville.
lapide
Mi piacerebbe riuscire a tornarci tra poco e quindi sarebbe un'occasione per vedere anche la sua tomba. Grazie.

webmaster: Per sua espressa volontà, il corpo di Gilles fu cremato e le sue ceneri furono consegnate alla moglie Joanna la quale le trasferì a Monte-Carlo presso la propria abitazione. In seguito ella si trasferì a Montréal dove risiede attualmente e io ne posso solo presumere che siano ancora con Lei. La lapide nel cimitero di Berthierville, come avrai notato, è la tomba di famiglia.
05/01/2004
Francesco F.
Gilles e la pole "rubata".
La pole position "rubata" è una storia del 1978, che pochi conoscono: a Long Beach, per il Gran Premio Usa West, Gilles sulla Ferrari 312T3 ottenne la pole position, ma non gli venne riconosciuta per un errore della rilevazione cronometrica. Purtroppo l'unico pilota che i cronometristi ufficiali posizionarono davanti a Gilles era proprio il suo capo squadra, Carlos "Lole" Reutemann; per questo la Ferrari non ritenne opportuno presentare un reclamo per invertire l'ordine di partenza fra i suoi due piloti e per di più a danno del primo pilota riconosciuto. Allora, la cronometrista più apprezzata e valida nei team era quella della Ligier, Michelle Duboscq: lei rilevò il tempo, per Gilles, di 1'20''33, mentre quello ufficiale segnò 5 decimi in più. Fu un problema di sole statistiche, perché al via fu proprio Gilles a schizzare davanti all'argentino... la cavalcata di Villeneuve si interruppe però al 38° giro (per un errore da ripartire al 50% fra i due protagonisti) contro la Shadow dell'ex ferrarista Clay Regazzoni, in occasione del doppiaggio del ticinese. Erano i primi giri al comando di uno scatenato Gilles, al suo sesto Gran Premio con la "Rossa" e al settimo in assoluto. Questa ingiustizia andò in un certo qual modo a compensare una quasi certa regalia, relativa al giro più veloce assegnato a Gilles in Argentina, nello stesso anno dove si classificò ottavo in gara, a causa dei molti guai con il cronometraggio (evenienza non rarissima in quegli anni, specialmente in certi Paesi). Gilles probabilmente non effettuò mai quel fantastico giro.

webmaster: Per determinare lo schieramento di partenza dopo le due sessioni di prove ufficiali sul circuito di Long Beach nel 1978, si riunirono i membri della FOCA e a tavolino stabilirono i tempi da attribuire a ogni concorrente, prendendo come base proprio quelli registrati dalla cronometrista del team Ligier. Per ottenere una certa attendibilità, inventarono addirittura anche i millesimi di secondo. Tutto questo per coprire, in quell'occasione, le gravi carenze organizzative della federazione adibita al cronometraggio.
Altro problema in Argentina, sempre nello stesso anno, ma precedentemente ai fatti appena descritti: a Buenos Aires qualcosa non funzionò nel sistema di calcolo elettronico della IBM. L'inconveniente probabilmente derivò da una caduta di tensione nell'alimentazione del sistema stesso.
Long Beach 1978
126C2
Il giro più veloce in gara fu erroneamente assegnato a Gilles Villeneuve (1'49"76), ma nella lista dei tempi ufficiosa (quella attendibile per intenderci) si classificò solamente al 19° posto con 1'52"90. Egli stesso, al termine della corsa fu il primo ad esserne sorpreso e ammise di non crederci, dicendo che se avesse potuto girare con quel tempo al terzo giro, con i serbatoi pieni e con tutti gli altri a ridosso, avrebbe sicuramente ottenuto ben altro risultato che l'ottavo posto. Ai fini statistici rimane tutto come prima, ma comunque erano due episodi curiosi da raccontare.

26/03/2004
Harris T.
Ciao, ho visto l'immagine di Gilles in testa alla sezione "ALBUM". Volevo sapere se esiste da qualche parte la versione utilizzata negli adesivi in voga qualche anno fa, cioè quella in bianconero.

webmaster: L'immagine a cui ti riferisci è una fotografia di Gabriela Noris che è anche la copertina del libro "Gilles vivo" di Cesare De Agostini. Questa foto, particolarmente espressiva, è stata utilizzata in diverse occasioni e Autosprint la pubblicò in una serie di adesivi in bianco e nero. Non credo che l'immagine sia stata anche realizzata utilizzando altre tecniche litografiche o pittoriche eccetto svariate rappresentazioni più o meno elaborate nelle pagine dei giornali e sul web. Eccoti le immagini di altri adesivi dedicati a Gil; spero di averti fatto cosa gradita.
adesivo
adesivo
adesivo
adesivo
adesivo
adesivo
adesivo
20/05/2004
Marco P.
Ciao, vi scrivo dopo aver visto il programma TV "SKY racconta" in onda su SKY Sport. Non avendo la possibilità di registrarlo, sto cercando le immagini di Gilles e più precisamente: Olanda '79, Olanda '81 e Imola '82 con intervista. Inoltre sarei interessato ai filmati di Gilles nel Gran Premio del Canada 1977 e ad alcuni servizi trasmessi dai TG: TG-La7 dell'8/5/2002 (per il 20° anniversario della scomparsa) e del TG1 andato in onda alla vigilia del Gran Premio del Canada 1999. Potete aiutarmi a trovarle inserendo la mia richiesta nel vostro sito? Grazie.

webmaster: Per quanti abbiano la possibilità di avere a disposizione queste immagini e vogliano renderle disponibili, ecco l'indirizzo email del nostro amico: marcopaganellitwin@libero.it

23/08/2005
Gianluca S.
Zolder
Carissimo Ventisetterosso, sono un giornalista del mensile Quattroruote. Sto scrivendo un articolo sul grandissimo Gilles, ma non riesco a trovare da nessuna parte queste informazioni, che vi chiedo: quanto era alto Gilles e quanto pesava? Mi auguro che possiate comunicarmi al più presto queste risposte. Spero di ricevere un aiuto, altrimenti non posso chiudere la sezione dedicata ai dati personali di Gilles. Rispondetemi al più presto, vi prego! Grazie per la cortese collaborazione. Un saluto a tutti.

webmaster: Ecco i dati che cercavi: Gilles era alto 165 cm. (anche se nei documenti aveva indicato 168 cm.) e pesava circa 55 Kg. Buon lavoro.

18/10/2005
Marco
Vorrei avere alcune informazioni sul casco di Gilles, in particolare da dove deriva la sua colorazione e il suo disegno. Si ispira forse a quello di un pilota che Gilles ammirava? Grazie e un grande saluto all'"Aviatore".

webmaster: Un giorno Gil decise che doveva avere un nuovo disegno per il suo casco e così lo tracciò egli stesso, aiutato dalla moglie Joanna,
1981
decidendone anche i due colori. Come la decorazione precedente, utilizzata ai tempi in cui guidava in Formula Atlantic per il team Skiroule (rosso/verde), fu fatta frettolosamente e doveva essere solo provvisoria. In effetti a Gilles non piaceva nemmeno molto, ma rimase così per sempre. All'origine il colore del fregio era il rosso, composto da due "V" rovesciate disegnate lateralmente e una "V" nella vista posteriore, il tutto su un fondo blu scuro. Nel tempo il disegno rimase praticamente lo stesso e i colori restarono blu scuro per il fondo, mentre il fregio divenne rosso-arancione. Guardando la calotta dall'alto, si può notare la stilizzazione del giglio a tre punte, simbolo del Québec.
27/12/2005
Matteo L.
Per cominciare, complimenti per il sito; io avevo tre anni quando Gilles è volato via, ma tramite libri e video mi sono fatto una piccola cultura della sua vita. Secondo me è sempre stato uno dei migliori, se non il migliore. Volevo un'informazione: stavo tentando di costruire un piccolo diorama che ritrae Gil a Long beach quando corse con la Ferrari "biplano" e fu squalificato. Cercavo del materiale fotografico che lo ritraesse sul circuito, ma è difficile da reperire.

webmaster: Villeneuve giunse terzo nel Gran Premio USA West del 1982, dietro al vincitore Lauda e al finlandese Keke Rosberg, però quel risultato non fu mai omologato dalla FIA, ma cosa era successo? Durante i primi due Gran Premi della stagione, i team inglesi avevano dato una loro libera interpretazione al regolamento in vigore, utilizzando dei serbatoi supplementari contenenti acqua per il raffreddamento dei freni (?!); questi si svuotavano dopo la partenza e venivano successivamente rabboccati di liquido prima delle verifiche post gara per poter far rientrare le monoposto nel peso limite, ma erano delle vere e proprie zavorre a tutti gli effetti. La Ferrari decise allora di "provocare" la Federazione interpretando a modo suo il regolamento riguardo alle dimensioni minime degli alettoni che non potevano oltrepassare i 110 cm. di ingombro laterale. Le due vetture furono così equipaggiate con un'ala posteriore più larga composta da due alettoni identici praticamente affiancati, ognuno dei quali era perfettamente conforme alle norme tecniche anche se era ovvio che non rispettassero lo spirito del regolamento, né più né meno dei serbatoi "zavorra". Durante la gara gli alettoni vibravano in maniera impressionante e la sicurezza dei piloti poteva essere messa a rischio da un'eventuale rottura. Non sarebbe successo nulla se le Ferrari non fossero giunte al traguardo, ma Gilles si classificò terzo e festeggiò sul podio.
Long Beach 1982
Long Beach 1982
Ken Tyrrell però, dopo l'arrivo, sporse reclamo contro il pilota canadese per l'eccessiva larghezza dell'alettone posteriore e la Ferrari subito interpose appello, ma la FIA decise di squalificare Villeneuve a vantaggio di Patrese che salì virtualmente sul podio. Tutta questa diatriba sui regolamenti sfociò poi nella clamorosa rinuncia dei team inglesi a correre nel successivo Gran Premio di Imola. A proposito, anche i serbatoi che fungevano da zavorra furono vietati e, dopo tutto questo, a rimetterci fu solo il povero Gil che perse un terzo posto valido almeno per le statistiche.
Presso la "Libreria dell'Automobile" di Milano è ancora disponibile la versione in italiano del libro scritto da Gerald Donaldson:
"Gilles Villeneuve - La vita di un pilota leggendario". Non fatevelo sfuggire!
Libreria dell'automobile
Gerald Donaldson
Andrea Scanzi (scrittore e giornalista)
Scrivere un libro è bellissimo. Scriverlo su Villeneuve è un'esperienza indimenticabile. Gilles era unico, irripetibile. Un'anima salva. Da anni, in Italia, non esisteva nessun libro su di lui. "Il piccolo aviatore" è il mio modo di ricordarlo. Pubblicato da Limina edizioni, racconta la sua vita, ma non è una biografia. Non svela niente, non cerca scoop. "Il piccolo aviatore" è un romanzo, un ricordo. Un atto d'amore. Fin dalle prime fasi della stesura del testo, ho pensato che fosse naturale comunicare la notizia della sua uscita a questo sito, curato da Fabrizio, "Villeneuviano" vero. Senza di lui, il libro sarebbe nato diverso. Peggiore. Spero che "Il piccolo aviatore" sia all'altezza delle sue e delle vostre aspettative.
Limina edizioni
Andrea Scanzi


webmaster: Mi è piaciuto, ma questo era facile prevederlo, visto l'argomento trattato. Sei riuscito a non banalizzare sui pregi del personaggio Gilles e a non essere retorico sulla sua figura, anche questo è positivo. Hai messo in risalto le normalità e le fragilità di Gil persona e non mito. Insomma, mi è sembrato riuscito dal punto di vista analitico del "fenomeno Villeneuve". Hai avuto l'indubbio vantaggio di pubblicarlo dopo un lungo periodo di digiuno sull'argomento, ma questo non è un difetto, significa aver colto l'esigenza di creare un prodotto che mancava. Certo è che chi ha vissuto quegli anni, li ha rivissuti nuovamente leggendolo. Non potevi nemmeno inventare niente di più di quello che già era stato scritto sul suo conto e questo lo hai precisato anche tu nella parte finale dedicata ai ringraziamenti. Per concludere, il tuo libro è bello perché coglie gli aspetti meno valutati di Gilles: la fragilità, l'egoismo, l'immaturità, le paure, tutte le normalità di una persona che si era trovato nel mezzo di una cosa più grossa di lui, che lo stava travolgendo. Hai evitato di farne un eroe, perché Gilles non è stato un eroe, lui è morto soprattutto per se stesso e per la paura di diventare grande. Ho solo un piccolo appunto: il libro corre veloce, non ti lascia il tempo di riflettere, ma forse era questo che volevi ottenere. Forse lo hai scritto in stile "Villeneuve", con l'istinto, e allora questo diventa pure un pregio. Grazie.

Questo è un FORUM di discussione riservato a tutti gli appassionati e tifosi di Gilles Villeneuve.
forumfree.net
Nel sito web della BRUMM, nota ditta italiana di automodelli in scala, c'è una collezione dedicata interamente alle Ferrari di Formula 1 guidate da Gilles Villeneuve.
Brumm
I piloti "reali" nelle storie di Michel Vaillant: Gilles Villeneuve.
Michel Vaillant
Il nostro ricordo di Gilles su www.pagine70.com:
Pagine 70
21/04/2006
Giovedì 20 aprile, a Imola, è stata dedicata una piazza, in pieno centro storico, al pilota canadese Gilles Villeneuve.
Piazza Imola
Giovanni Cremonini
La cerimonia, svoltasi alla vigilia del weekend del Gran Premio di Formula 1, ha avuto come ospiti, tra gli altri, il figlio Jacques, l'intero staff della Ferrari e anche la moglie di Gilles, Joanna. A margine dell'inaugurazione è stata presentata una mostra, con 27 opere artistiche di vari autori, tra i quali il pittore Giovanni Cremonini che ci ha gentilmente concesso di pubblicarne una. Sono stati inoltre esposti il casco, i guanti di Gilles e la sua mitica Ferrari 126C n°27 del 1981, mentre da due maxi-schermi sono state proposte tutte le gesta del grande pilota mai dimenticato dai tifosi.
08/05/2006
DVD - "Formula Villeneuve"
Pochi uomini hanno lasciato il segno in Formula 1 come Gilles Villeneuve. Era il campione perfetto, il pilota senza paura, l'unico a lottare fino in fondo per il primo come per il penultimo posto, l'unico a guidare la monoposto sempre al limite, l'unico a non arrendersi mai. Questo straordinario DVD racconta la storia umana e sportiva di Gilles Villeneuve attraverso due filmati di rara intensità. Il primo rievoca la carriera di Gilles, dall'esordio in Formula 1 ai successi in Ferrari, con le più belle immagini di gara e una serie di rare interviste al pilota. Il secondo celebra la memoria dell'uomo e del campione nelle parole di chi l'ha conosciuto: da Enzo Ferrari alla moglie Joanna, a una serie di piloti e tecnici tra cui Scheckter, Lauda, Prost, Andretti, Laffite, Tambay, Fangio, Moss, Dupasquier. Un'opera ricca di spunti e di immagini per rivivere la "febbre" di quegli anni e per non dimenticare la figura di un pilota che ha fatto sognare milioni di appassionati. (Da www.cinehollywood.com)
Mondocorse
DVD
13/11/2006
Matteo
Sono un fan di Gilles e appassionato di orologi. Volevo chiederti se sapevi che orologio indossava, poiché nelle foto delle gare si vede spesso un modello in acciaio con cassa rettangolare, bombata e smussata, linea tipicamente anni '70. Non escludo, visto il periodo storico, che si possa trattare di un digitale (non ci giurerei però) e posso affermare con molta probabilità che sia un Longines, all'epoca sponsor della Ferrari. Cercando su Internet non ho trovato molta documentazione: quasi niente, l'unico sito in cui ne ho trovato traccia è stato www.orologico.it che gli attribuisce un "Tag Carrera". Decisamente improbabile vista la totale diversità di quanto emerge dalle foto e la mancanza di conferme a questa tesi. Per di più la Tag Heuer era sponsor di un altro team, perciò ritengo più plausibile la strada Longines. Spero tu abbia maggiori informazioni al riguardo. Grazie anticipatamente.

webmaster: La passione di Gilles per gli orologi è un aspetto poco conosciuto. Gilles indossava sempre l'orologio da polso mentre gareggiava, preferibilmente di marca Heuer. Nel 1977, anno in cui Gilles debuttò al volante della Ferrari di Formula 1, la TAG Heuer, azienda svizzera leader nel settore dell'orologeria di precisione, era uno degli sponsor tecnici e addetta alla rilevazione dei tempi della scuderia di Maranello e fu così fino al 1979 compreso. Gilles era già possessore di un TAG vinto nel campionato di Formula Atlantic canadese nel 1976, mentre nel periodo Ferrari alternò due modelli avuti in regalo dalla TAG stessa: un cronografo automatico modello Autavia e uno dei primi orologi digitali, sempre della TAG Heuer, vale a dire il Chronosplit. Nel 1980 arrivò una nuova azienda di orologi a sostituire il precedente marchio, vale a dire la Longines, sempre svizzera, la quale collaborava con l'italiana Olivetti per ciò che riguardava la rilevazione dei tempi in pista. Queste due aziende accompagnarono Villeneuve in tutte le sue gare con la Ferrari fino al 1982.
TAG
Longines
Longines
Nel gennaio 1982, Enzo Ferrari regalò a Gilles un orologio d'oro della Longines con dedica per il suo trentaduesimo compleanno. L'immagine a sinistra si riferisce a un dépliant pubblicitario della TAG (1980), in cui Gil indossa un "TAG Chronosplit". La seconda foto, in centro, è proprio l'orologio della Longines avuto in regalo da Enzo Ferrari, mentre l'ultima a destra è una pubblicità della Longines del 1982, quando Villeneuve era già scomparso.
Il casco e la Ferrari 126C2 di Gilles Villeneuve fatte con il cartoncino.
MetmaniaMetmania
14/04/2007
Istrana, 21 Novembre 1981.
Modelfoxbrianza.it
08/05/2007
Scuderia Ferrari Club Genk
Ricordando Gilles - Zolder, 25 anni dopo.
Genk
27/07/2007
Karl G.
Oltre all'indimenticabile ricordo del nostro Gilles, le uniche persone che con lui parteciparono, in modo direi unico, alle gesta e alla vita di tutti i giorni del campione, erano senza dubbio i suoi familiari: Joanna, Jacques e Mélanie. Desidererei sapere cosa fanno nella vita di oggi queste persone che sono un po' parte della figura di Gil. So che il padre Seville morì nel 1987, mentre la madre mi pare che sia ancora viva, ma non so niente su Joanna e Mélanie. Abitano ancora a Monaco nella villa che acquistarono ai tempi di Gilles? Grazie.

webmaster: Come dici tu, il papà Seville è morto nel 1987 all'età di 61 anni, mentre la mamma Georgette è ancora viva anche se non in perfette condizioni fisiche, vista l'età piuttosto avanzata. La figlia Mélanie ha fatto la pianista a New York per qualche anno, poi è ritornata a Montréal dove si è laureata in "Finanza internazionale e marketing" all'istituto HEC (École des Hautes Études Commerciales). Queste sono notizie risalenti al 2005, altro non sappiamo di lei anche perché, come e più di sua madre, è sempre stata una persona riservata e schiva.
A destra sono esposte alcune sue foto recenti (nell'ultima è insieme alla nonna Georgette). La moglie Joanna è tornata a vivere a Montréal, vicino alla zona del circuito, dove si occupa di transazioni immobiliari. Nel frattempo si è risposata e ha avuto un'altra figlia, Jessica, che ha già quindici anni. Ogni tanto Joanna ritorna a Monte-Carlo presso l'abitazione del figlio Jacques e non nella villa "La Mascotte" dove risiedeva con Gilles.
23/10/2007
Domenica 21 ottobre 2007, il club "Gilles Villeneuve" di Erbè (VR) ha organizzato una celebrazione commemorativa per i 25 anni della scomparsa di Gil. Alla manifestazione, svoltasi presso il parco "Due Tioni" in quel di Erbè, hanno partecipato numerosi ospiti tra i quali anche gli ex meccanici di Gilles durante il suo periodo in Ferrari. Dopo una breve cerimonia da parte di Don Sergio Mantovani (il cappellano dei piloti di Formula 1), si è svolto un raduno con circa quaranta vetture stradali della casa di Maranello, che hanno sostato nello spazio antistante al monumento dedicato a Villeneuve, opera dello scultore Fulvio Cassan. Ospiti della giornata anche alcuni rappresentanti dell'aeronautica militare italiana che nel 2005 ha donato un caccia F-104 Starfighter facente ora parte integrante della singolare opera d'arte, unica in Italia.
Erbè
Erbè
Erbè
Erbè
Erbè
Erbè
Erbè
02/11/2007
Karl G.
Desidererei avere delle informazioni riguardanti i treni di gomme utilizzati da Gilles nelle qualifiche del Gran Premio del Belgio 1982. Tutti noi appassionati di Formula 1 di quell'epoca sappiamo che i set di pneumatici disponibili per ciascun pilota erano due per ogni sessione delle qualifiche. Un metodo che Gilles stesso lo descrisse come assurdo, in quanto il pilota doveva prendersi rischi assai notevoli per evitare di sprecare la possibilità di un buon tempo con un numero di gomme così limitato. Nelle mie varie ricerche sull'incidente che costò la vita al pilota, ho letto e visto varie interpretazioni sull'argomento. Nella trasmissione "Gilles Villeneuve: campione o mito?" andata in onda su Italia 1 nel 1992, curata da Oscar Orefici, si disse che Gilles entrò in pista alle 13.51 in un tentativo disperato di migliorare il tempo fatto da Pironi, in quanto il pilota canadese aveva già utilizzato le gomme da tempo a sua disposizione. In effetti è una versione anche plausibile, visto che ho letto su alcuni giornali dell'epoca che le gomme già usate furono invertite, nel senso che quelle del lato di sinistra furono montate sul lato di destra e viceversa. Sul libro scritto da Gerald Donaldson, "Gilles Villeneuve: the life of the legendary racing driver", invece si sostiene che a dieci minuti dalle fine delle prove, Gilles decise di montare il suo secondo e ultimo treno di gomme da tempo, con il quale non riuscì a migliorare né il tempo di Didier né tantomeno la sua miglior prestazione fino a quel momento. Per questo motivo (le gomme ormai erano rovinate) Forghieri richiamò Gilles con un cartello "IN" e, proprio in quel giro nel quale doveva rientrare ai box, avvenne il tragico incidente per una banale incomprensione con Jochen Mass. Quale di tutte queste versioni è quella reale?

webmaster: "Io dietro a quello lì non voglio più starci!" aveva detto Villeneuve dopo il Gran Premio di Imola '82, riferendosi all'ex amico Didier Pironi. Durante l'ultima sessione di qualifiche sul circuito di Zolder, Gilles spreca i due treni di gomme che ha a disposizione per regolamento, non riuscendo a sopravanzare il suo compagno di squadra per poco più di un decimo di secondo. Siccome il circuito di Zolder viene percorso dalle vetture in senso orario, le gomme di destra si usurano meno rispetto a quelle di sinistra in quanto, non essendo in appoggio, non sono gravate dal carico aerodinamico; Gil decide allora di fare un terzo e ultimo ingresso in pista facendosi
Zolder
montare le quattro gomme di destra "avanzate" nei due tentativi antecedenti, quindi ancora gomme da qualifica, ma usate. A quel punto l'Ing. Forghieri ordina alla squadra di non comunicare al canadese i suoi tempi confrontati con quelli di Pironi. Dopo il primo giro lento, Gilles ne effettua un altro con un tempo discreto e gli viene esposto il cartello di rientrare ai box e Gilles sembra voler rallentare, ma al passaggio sul rettilineo, uno dei suoi meccanici con il quale si era messo d'accordo in precedenza, gli mostra il segno del pollice verso. È il segnale convenuto che gli indica di essere ancora dietro a Didier e allora riparte in piena velocità, a tutto gas, per affrontare un nuovo giro veloce. Purtroppo sarà l'ultimo...
23/02/2008
Giulio T.
Ciao, mi piacerebbe sapere che tipo di elicottero possedeva Gilles.

webmaster: "L'elicottero? È un giocattolo appassionante, ma anche utile" diceva Gilles.
Bell
Agusta
Infatti era il mezzo che gli permetteva di ridurre al minimo il tempo necessario per trasferirsi dalla sua casa di Monte-Carlo alla pista di Fiorano. Nella prima foto vediamo l'elicottero usato da Gil fino al 1981 con i colori di Walter Wolf, un esemplare Agusta AB206 costruito su licenza della Bell. Nella seconda immagine, scattata sulla pista di Fiorano, c'è l'ultimo elicottero posseduto da Villeneuve nel 1982, sempre un modello della Agusta, un A109A per la precisione.
09/05/2008
In occasione del ventiseiesimo anniversario della scomparsa di Gilles, si è tenuto in Belgio il gemellaggio tra il comune di Erbè (VR) e la cittadina di Zolder (B). In queste foto ci sono alcuni momenti della manifestazione che ha visto i rappresentanti del "Club Gilles Villeneuve" di Erbè, incontrare i membri dell'amministrazione locale della città belga.
Zolder
Zolder
Zolder
Zolder
Zolder
Zolder
03/06/2008
webmaster: Nel tardo pomeriggio di sabato 2 giugno 2008, si è spenta la Signora Georgette Coupal-Villeneuve, mamma di Gil. Dopo una lunga malattia è deceduta presso l'ospedale di Joliette dove era ricoverata da qualche mese. A nome di tutti i tifosi di Gilles esprimiamo il nostro più sincero cordoglio. In basso alcune foto della cerimonia funebre alla presenza, tra gli altri, di Joanna con i figli Mélanie e Jacques Villeneuve.
Georgette Coupal-Villeneuve
Georgette Coupal-Villeneuve
Georgette Coupal-Villeneuve
Georgette Coupal-Villeneuve
Georgette Coupal-Villeneuve
04/06/2008
Michel Vaillant
Sul sito ufficiale di Michel Vaillant, il noto pilota dei fumetti creato da Jean Graton, potete trovare un dossier dedicato a Gilles Villeneuve. Per adesso è disponibile solo in lingua francese e olandese.
27/12/2008
La MG Model Plus, apprezzata azienda toscana di automodelli, ha iniziato la produzione e la distribuzione delle vetture in scala 1:43 guidate da Gilles Villeneuve prima del suo debutto in Formula 1. "Ventisetterosso" è stato partner attivo di questa
BMW 320i
BMW 320i
iniziativa affinché avesse un futuro e il primo modello disponibile è la BMW 320i Gr.5 condotta da Gilles in coppia con Eddie Cheever nella "6 ore di Mosport" del 1977. In queste prime foto si possono apprezzare alcuni dettagli che rendono l'oggetto un pezzo che non può mancare nella collezione delle vetture guidate da Gil. Presto seguiranno anche le varie versioni delle March Ford utilizzate da Villeneuve negli anni vittoriosi della Formula Atlantic. Per ulteriori dettagli o per poter richiedere altre informazioni, potete contattare info@ventisetterosso.it
29/12/2008
Pierluigi Z.
Ciao a tutti, sto programmando per la prossima primavera un viaggio a Zolder. Vorrei vedere il posto in cui Gilles è volato via. Ci andrò con un'amica che, come me, ha avuto e ha ancora la "febbre". Se qualcuno di voi ci è già stato vi chiedo per favore di darmi informazioni o consigli utili alla visita. Grazie.

webmaster: Per tutti coloro che intendessero recarsi sul circuito di Zolder, eccovi un contatto utile della "Scuderia Ferrari Club Genk" che vi aiuterà, rispondendo alle vostre richieste: scuderiaferrariclubgenk@hotmail.com
26/01/2009
Domenica 25 gennaio, si è svolta l'inaugurazione della nuova pista dello "Slot Club Gilles Villeneuve" di Cantù (CO). Alla presenza di numerosi e graditi ospiti, tra i quali Tullio Abbate, il noto imprenditore dell'omonima azienda di motonautica, nonché amico personale di Villeneuve, si sono cimentati "al volante" gli appassionati di slot car elettriche che hanno messo a dura prova il nuovo tracciato completamente ridisegnato nel suo sviluppo. Un grazie a tutti nel ricordo di Gilles.
Slot car
Slot car
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Slot car
Slot car
02/03/2009
La Ferrari 308GTS di Gilles è ancora in circolazione. Si trova in Italia, più precisamente in Puglia, ed è in perfette condizioni meccaniche e di carrozzeria. L'attuale proprietario è riuscito persino a conservarne la targa originale dell'epoca e con cura maniacale l'ha accompagnata fino ai giorni nostri, mantenendo in vita un'altra traccia di Gil.
Slot car
Slot car
Slot car
Slot car
17/04/2009
Su Facebook è nata la pagina di "Ventisetterosso" dedicata a Gilles. Per quanti volessero condividere i propri pensieri, uniti da un'unica passione, possono iscriversi e saranno i benvenuti. Ricordiamo a tutti che, prima dell'iscrizione, è necessaria la registrazione al social network.
Facebook
22/04/2009
Scrivono di noi:
Repubblica
11/05/2009
March 77B
March 77B
La MG Model Plus continua la produzione dei modelli delle vetture guidate da Gilles, prima della sua carriera in Formula 1. Dopo la BMW 320i Gr.5 guidata in coppia con Eddie Cheever (vedi info a pagina 4), eccovi la proposta della splendida Direct Film March Ford 77B del 1977. In particolare, il modello in scala 1:43, riproduce la vettura che corse a Trois-Rivières e che vinse il campionato di Formula Atlantic di quello stesso anno. Per ulteriori dettagli o per poter richiedere altre informazioni, potete contattare info@ventisetterosso.it
13/05/2009
Lo "Slot Club Gilles Villeneuve" di Cantù (CO) ha ricordato Gil nella serata dell'8 maggio con un Memorial "su pista" intitolato a suo nome. Un grazie a tutti quelli che, nel nome di Gilles, ne perpetuano le gesta.
Slot Club Cantù
18/05/2009
Domenica 10 maggio, si è svolta a Erbè (VR) la manifestazione dedicata a Gilles Villeneuve, organizzata dal "Club Gilles Villeneuve Erbè" con il patrocinio della provincia di Verona. Per commemorare il 27° anno dalla scomparsa dell'indimenticato campione canadese, il Club è riuscito ad attirare l'attenzione dei tanti visitatori con molteplici iniziative legate all'evento. In un luminoso giorno di sole si sono radunate, nel piazzale antistante il monumento dedicato al pilota, numerose e prestigiose vetture sportive che hanno compiuto un simbolico gemellaggio con il vicino club di Castel d'Ario intitolato a Tazio Nuvolari. Con una splendida cornice di pubblico, la banda comunale di Erbè ha eseguito gli inni nazionali italiano e canadese e dopo una breve introduzione dei giornalisti Danilo Castellarin ed Ezio Zermiani, si è celebrata una breve e commovente cerimonia religiosa officiata da Don Sergio Mantovani, il quale in presenza di molte personalità, ha benedetto il monumento e la targa commemorativa scoperta per l'occasione dal sindaco di Erbè e dal presidente del Club. A fianco del monumento dedicato a Gilles, eretto nel 1983, e sotto al caccia intercettore F-104S, donato nel 2006 dall'aeronautica militare italiana, era in bella mostra la Ferrari 312T4 di Villeneuve che è stata per tutto il tempo la regina incontrastata della giornata, infondendo su tutti gli ospiti il fascino discreto dei favolosi ricordi ad essa legati. Durante il pranzo si sono succeduti gli interventi degli invitati, tra i quali Carlo Benzi, Franco Gozzi, Sergio Scaglietti, Eugenio Zigliotto, Bruno Giacomelli e molti altri, che hanno deliziato i commensali con alcuni aneddoti su Gilles. Il tutto accompagnato dal lambrusco fornito da Antonio Giacobazzi, anch'egli presente in sala e titolare dello storico marchio legato alla figura di Villeneuve. Il punto più alto dell'evento è stato certamente l'esposizione in anteprima e in esclusiva mondiale, degli indumenti indossati in gara da Gil: casco, guanti, tuta e scarpine, che sono una parte della raccolta personale della famiglia Giacobazzi. Facevano venire i brividi, ammirandoli nella sala dedicata alla galleria di opere raffiguranti il pilota canadese. Tra queste, anche alcuni quadri di Giovanni Cremonini e parecchi altri della collezione privata dello "Slot Club Gilles Villeneuve" di Cantù. È stata dunque una domenica memorabile dove tutti i partecipanti hanno potuto apprezzare la vitalità del Club di Erbè, che si è fatto stimare per la scrupolosa e fertile organizzazione. Non sono infatti pochi gli anni che il Club è dedicato a Gilles Villeneuve, poiché in questa occasione si è festeggiato anche il 35° anniversario della sua fondazione. Pertanto ringraziamo il presidente Alessandro Silvestris e Giorgio Biolo per la riuscitissima manifestazione, con l'augurio di una nuova avventura.
Erbè
Erbè
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Erbè
15/10/2009
La Mascotte
La Mascotte
Queste sono le foto odierne della villa "La Mascotte", dove Gilles risiedeva con Joanna ai tempi in cui correva con la Ferrari in Formula 1. L'abitazione è situata a Monte-Carlo e più precisamente in Rue de Giròflees, 3. Grazie ad Alberto per la collaborazione.
21/11/2009
Marco L.
Ciao "Ventisetterosso" e complimenti per il sito, una memorabilia che a 43 anni mi fa ancora luccicare gli occhi. Mi piacerebbe vedere evidenziata la vittoria ottenuta da Gilles nel 1979 nella "Corsa dei Campioni" svoltasi a Brands Hatch. Tale corsa, non valida per il campionato del mondo, fu la terza di un esaltante filotto dopo Kyalami e Long Beach. Degna di nota è sicuramente la macchina, una T3 ibrida che corse solo quella gara. Ciao e fammi sapere.

webmaster: Si disputò il 15 aprile del 1979, sul circuito inglese di Brands Hatch, la tredicesima edizione della "Marlboro Daily Mail Race of Champions", gara internazionale di Formula 1 non valida per il campionato del mondo e terza prova del campionato di Formula Aurora 1979. Qualche problema alla dogana britannica e il concomitante sciopero delle linee aeree americane, impedirono la partecipazione ufficiale di Williams, ATS, Ensign e Merzario. Sotto un sole cocente, poco usuale al clima d'Oltremanica, si svolsero le prove e la gara delle vetture di Formula 1 mescolate alle meno competitive monoposto di Formula Aurora. Quest'ultime erano modelli di Formula 1 utilizzati dai costruttori inglesi nelle stagioni precedenti e affidate a scuderie private che disputavano una sorta di campionato nazionale. Per Gilles, che in quei giorni era il leader del mondiale piloti, questa fu la terza vittoria consecutiva in Formula 1, ottenuta peraltro con una Ferrari 312T3 leggermente modificata, con diversi cambiamenti dal punto di vista aerodinamico e un sistema di raffreddamento revisionato. Durante le prove cedette un filtro dell'olio e successivamente si ruppe anche lo scarico che, probabilmente, costò a Gilles la pole position.
15 aprile 1979 - "Corsa dei Campioni" - Circuito di Brands Hatch
Griglia di partenza
start
1
Mario Andretti
(Lotus 79)
2
Niki Lauda
(Brabham BT48)
3
Gilles Villeneuve
(Ferrari 312T3)
4
Nelson Piquet
(Brabham BT48)
5
Jochen Mass
(Arrows A1B)
6
Elio De Angelis
(Shadow DN9B)
7
John Watson
(McLaren M28)
8
- vuoto -
9
Rupert Keegan
(Arrows A1B)
10
Desire Wilson
(Tyrrell 008)
11
Guy Edwards
(Copersucar F5A)
12
Emilio De Villota
(Lotus 78)
13
*
14
Philip Bullmann
(Surtees TS20)
15
Tiff Needell
(Chevron B41)
16
Giacomo Agostini
(Williams FW06)
17
Gordon Smiley
(Tyrrell 008)
18
Bernard De Dryver
(Copersucar F5A)
19
Val Musetti
(March 781)
20
Robin Smith
(Ensign MN02)
Non qualificati:

Gerd Biechteler (March 781)
Non partiti:

* David Kennedy (Wolf WR4)
gran bretagna

40 giri - 168,24 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Gilles Villeneuve (Ferrari 312T3)
2° - Nelson Piquet (Brabham BT48)
3° - Mario Andretti (Lotus 79)
4° - Jochen Mass (Arrows A1)
5° - Niki Lauda (Brabham BT48)
6° - Elio De Angelis (Shadow DN9)




Pole position:

Mario Andretti (Lotus 79)
1'17"52


Giro più veloce:

Nelson Piquet (Brabham BT48)
1'17"46



















brands hatch 79
Andretti sceglie di partire dal lato sinistro dello schieramento, ma nonostante ciò, si fa sorprendere da Lauda e Villeneuve che gli passano davanti subito alla prima curva; lo seguono poi Mass, Piquet e De Angelis. Lauda prende subito un grosso vantaggio già nel primo giro, mentre il compagno di squadra Piquet supera Mass nel corso del giro successivo avvicinandosi ad Andretti. Ultimo nel gruppo delle Formula 1 è Watson, stranamente lento fin dall'inizio. I primi quattro procedono abbastanza compatti fino all'ottavo giro quando Lauda, De Angelis e Watson si fermano ai box per sostituire le gomme anteriori. Al decimo giro Andretti supera Villeneuve dopo che quest'ultimo aveva commesso un piccolo errore mettendo tutte e quattro le ruote sull'erba. Intanto anche Piquet si ferma a sostituire le gomme anteriori. A questo punto della gara Andretti è ancora in testa seguito da Villeneuve, Mass, Piquet e Lauda. Dopo venti giri Gilles comincia a ridurre il suo distacco dal primo con uno sforzo ben deciso e si porta in scia della Lotus. Alla fine del ventisettesimo giro, Villeneuve mette la sua Ferrari in posizione di sorpasso davanti ai box e, alla curva Paddock, riprende nettamente il comando ad Andretti che non sembra aver modo di rispondergli. Nel frattempo anche Piquet comincia ad avvicinarsi alla Lotus ottenendo tempi vicini a quelli delle qualifiche. Un avvicinamento inesorabile, dovuto a qualche problema sulla macchina di Andretti, e infine il sorpasso di Nelson Piquet che conquista il secondo posto a quattro giri dalla fine, nonostante uno scarico rotto. Gilles doppia Niki Lauda e ottiene la vittoria. Primo delle Formula Aurora è Guy Edwards che si classifica settimo assoluto. "È stata una gara dura, - dice Villeneuve sul podio - naturalmente la macchina non è buona quanto la T4, ma ha un buonissimo motore. Non avevo nessun problema con i piloti delle Aurora, hanno guidato tutti molto bene."


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Gilles Villeneuve Memorabilia.
Collector Studio
Club Gilles Villeneuve Erbè (VR).
L'unico Club in Italia intitolato al pilota canadese.
Club Gilles Villeneuve
06/03/2010
Museo Gilles Villeneuve Berthierville.
Per commemorare il 25° anno del comitato Berthier-Villeneuve, il museo Gilles Villeneuve vi offre una novità! A pochi giorni dal ritorno della Formula 1 e per commemorare il suo 25° anno di esistenza, il comitato Berthier-Villeneuve, l'organismo che gestisce il museo Gilles Villeneuve di Berthierville, propone l'esclusiva mondiale della replica dell'ultima Ferrari guidata da Gilles Villeneuve, rappresentata davanti al museo con la miniatura del monumento in bronzo del campione scomparso. È una riproduzione in scala 1:43, numerata da 1 a 1000. La vendita di questa nuova confezione inizia adesso. Chiama l'1-800-639-0103 o il 450-836-2714; puoi anche visitarci al nostro sito www.museegillesvilleneuve.com. Tutti gli appassionati e i collezionisti che acquisteranno questa confezione speciale dell'italiana Brumm, preparata in esclusiva per il museo Gilles Villeneuve, parteciperanno nello stesso tempo alla campagna di raccolta fondi 2010 del comitato, sottoscrivibile fino alla fine di aprile. Il comitato Berthier-Villeneuve è un organismo no-profit che aiuta la crescita del museo da 25 anni e dove collaborano solo volontari. Tra le tante iniziative, realizzate dal gruppo dopo la scomparsa di Gilles Villeneuve nel maggio 1982,
Museo di Berthierville
c'è la statua in bronzo, riprodotta dalla Brumm in questa edizione speciale. L'apertura del primo museo Gilles Villeneuve è del 1988 e l'inaugurazione dell'attuale museo è del 1995. Il monumento in bronzo, a grandezza naturale, realizzato anni fa nel parco di Berthierville, ha trovato una nuova collocazione di fronte all'attuale esposizione. La statua è il lavoro del famoso artista canadese Jules Lasalle. Dall'apertura al pubblico, il museo Gilles Villeneuve ha accolto più di 250.000 visitatori provenienti da oltre 30 nazioni. È anche possibile contribuire alla campagna abbonamenti diventando un membro del museo Gilles Villeneuve: la scheda è disponibile sul sito della fondazione.
23/10/2010
"Arte in polvere"
A tutti gli amici di Ventisetterosso. Stiamo preparando un progetto editoriale dedicato a Gilles: una biografia collettiva dei suoi ammiratori per il trentennale della scomparsa. Una raccolta di pensieri, dediche e ricordi lasciati dalla gente comune che l'ha apprezzato per la sua genuinità, il suo talento, il suo coraggio e perché tutti noi, suoi tifosi, lo ricordiamo ancora oggi con grande affetto e commozione. Facciamolo sapere meglio a chiunque, anche a quei giornalisti che si ricordano di Gilles Villeneuve
Il nostro Gilles
quasi solo per dovere piuttosto che per l'omaggio al campione. Ricorderemo quei tempi passati, in cui il pilota era un uomo vero e un campione nella vita, e che oggi rischiano di essere soverchiati dalla prepotenza dei media che si concentrano sulla superficialità delle notizie e sulla pochezza dei personaggi attuali. Vorremmo diffondere questo pezzo di memoria storica della Formula 1 con la collaborazione di tutti voi. Stiamo raccogliendo scritti, memoriali, ricordi e consensi per riunire in un'unica pubblicazione tutto l'affetto per Gil. Chiunque voglia essere partecipe dell'iniziativa scriva un commento a info@ventisetterosso.it oppure sul gruppo di Facebook dedicato a questa iniziativa popolare.
03/01/2011
Il nostro Gilles
Il nostro Gilles
Abbiamo fedelmente riprodotto l'adesivo della "Febbre Villeneuve" allegato al n°43 di Autosprint del 23-30 ottobre 1979. Le sue dimensioni attuali sono 18,5x4,5 cm. Tutti coloro che volessero ordinarlo sono pregati di contattarci a info@ventisetterosso.it
15/01/2011
Edmonton 1976
Circuito di Edmonton (Canada), 1977 - Una piccola curiosità:
Gilles normalmente guidava la sua March con il numero 69, ma in quel weekend di gara si ruppero talmente tanti pezzi che dovette qualificarsi con la vettura del suo compagno di squadra, Richard Spénard, con il numero 96.
04/06/2011
Moreno
Ciao Ventisetterosso. Mi sono divertito a cercare su Google Earth, la stella Villeneuve. Purtroppo su Google Earth si chiama "32Per", non so come mai. Gilles è sempre nei nostri cuori. Ciao a tutti coloro che hanno sempre la "Febbre Villeneuve". Grazie.

webmaster: Resta una stella lassù, nel cielo. La stella regalatagli da un gruppo di ammiratori veneti, con tanto di attestato dell'apposito
Stella Villeneuve
Google Earth
"Registro parigino del cielo", alla vigilia del Gran Premio d'Italia 1981 a Monza. La stella "Villeneuve" ha le seguenti coordinate:

Costellazione di Perseo
AD = 3h 21m 26,6s
De = +43° 19' 47"
Magnitudine = 4,96
14/11/2011
Da YouTube, uno dei più bei video tributo a Gilles Villeneuve.
YouTube
18/01/2012
Domenica 6 maggio 2012, la Ferrari 312T4, matricola telaio n° 041, la vettura che corse a Digione, Zandvoort, Montréal e Watkins Glen nel 1979, percorrerà la strada che unisce Castel d'Ario, paese natio di Tazio Nuvolari, ad Erbè, dove è eretto un monumento dedicato a Gilles Villeneuve. L'evento, organizzato dal "Club Gilles Villeneuve" di Erbè, è stato fortemente voluto dalla Famiglia Giacobazzi che, come sponsor e promotore della manifestazione in qualità di Donelli Vini S.p.A., "offrirà" agli appassionati la Ferrari 312T4 di Gilles in perfette condizioni meccaniche, dopo aver effettuato un restauro certosino presso il reparto auto storiche del "cavallino rampante". La collezione Righini parteciperà con l'Alfa Romeo 8C 2300 con la quale Tazio Nuvolari vinse la Targa Florio e Monza nel 1932.
Locandina
Telaio 041
La 312T4 sarà guidata da René Arnoux che fu splendido protagonista del duello di Digione proprio contro quella stessa vettura. Tra i vari ospiti citiamo Joanna e Mélanie Villeneuve, Franco Gozzi, Mauro Forghieri, Tullio Abbate e tutti gli ex-meccanici di Gilles. Sono previste altre sorprese tra le quali anche la vettura privata del pilota canadese, una Ferrari 308GTS ancora con la targa originale. Continuate a seguirci e verrete puntualmente aggiornati sulla nostra pagina di Facebook e sul nostro sito.
Vi aspettiamo numerosi...
27/02/2012
Sono Pasquale D.S. titolare della ditta TopModel che riproduce piloti in scala. Il mio amore per Gilles mi ha permesso di realizzare in scala 1/18 (circa 10 cm.) il mitico Gilles Villeneuve. Per quanti fossero interessati, questo è l'indirizzo email per contattarmi: topmodel@topmodelcollection.com
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gilles7
11/03/2012
Dall'8 maggio al 10 giugno 2012, nell'ambito della manifestazione "MODENA TERRA DI MOTORI 2012", si terrà la mostra "GILLES VILLENEUVE UN UOMO NELLA LEGGENDA - A trent'anni dalla scomparsa" presso il foro Boario di Modena. All'evento, promosso dal comune di Modena, saranno esposti vetture ed oggetti appartenuti a Gilles facenti parte della collezione Giacobazzi che per la prima volta li esporrà in pubblico. Per maggiori dettagli ed informazioni visitate il loro sito:
Modena terra di motori
01/05/2012
Sono Giancleto S., autore del libro "L'ultimo guerriero", arrivato alla terza edizione su www.lulu.com. Il libro è un omaggio in poesia modulare all'indimenticabile Gilles Villeneuve ed è scaricabile gratuitamente sul sito della stessa Lulu. Grazie dell'ospitalità.
lulu
08/05/2012
A trent'anni dalla scomparsa di Gilles, la "Scuderia Ferrari Club Genk" ha commemorato il pilota canadese sul circuito di Zolder presso il cippo eretto nel 2002 in suo ricordo, vicino alla curva Terlamen. Un ringraziamento a tutti i presenti e a coloro che ricordano il piccolo grande canadese. È sempre Febbre Villeneuve!
Zolder
Zolder
Zolder
Zolder
Zolder
Zolder
Zolder
04/06/2012
March Ford
March Ford
March Ford
March 76B Ford BDA - Formula Atlantic 1976. Costruzione artigianale (scala 1:43) in esclusiva per Ventisetterosso. Per informazioni e disponibilità contattare: info@ventisetterosso.it
27/10/2013
Webmaster:
Gent.mo Sig. Forghieri, la disturbo per una questione riguardante il nome della Ferrari F.1 che corse nella stagione 1981.
Da alcune parti si continua ad affermare che si chiamasse 126C solo la versione che debuttò nel 1980 ad Imola mentre, nell'anno successivo, eccezion fatta per Long Beach dove aveva due sigle, CX e CK, per distinguerle dalla doppia motorizzazione, la sua denominazione completa fosse Ferrari 126CK. A questo punto le chiedo di dedicarmi due righe per esplicare al meglio codesta storia delle sigle così da farne chiarezza estrema: 126C o 126CK?
Ferrari 126C (1981)
Le sarei molto grato e conoscendola da persona onesta e cordiale, mi attendo una gentile risposta.
Buona giornata.

Ing. Mauro Forghieri:
Gent.mo webmaster, la sigla della vettura è stata, almeno per la Ferrari, 126C. Probabilmente la stampa ha voluto indicare i due tipi di soluzioni, una con turbo (KKK) e l'altra con il sovralimentatore della Brown Boveri.
Cordialità.
18/08/2014
Domenico D.
Al circuito "Enzo e Dino Ferrari" di Imola, prima della curva della Tosa c'è un monumento dedicato a Gilles. Sapreste dirmi quando è stato inaugurato?
Grazie per l'attenzione e buona giornata.

webmaster: Il monumento è stato inaugurato il 16 settembre del 1983.
Ecco alcune immagini che lo raffigurano; la prima si riferisce proprio a quel giorno ed è il monumento fotografato poco prima della sua inaugurazione.
Inizialmente l'opera era fuori dalle reti di protezione, poi le successive modifiche al tracciato e la ristrutturazione della pista, ha fatto si che finisse all'interno delle stesse. Alla sua base c'è una targa con una frase di Enzo Ferrari, mentre la serie di cerchi rappresenta un "cerchiografo", uno strumento per il disegno di curve e per il tracciamento di archi a piccolo raggio.
monumento Imola 1983
monumento Imola 2013
monumento Imola
monumento Imola
04/09/2015
Giuseppe V.
Salve, ho una domanda da farvi per quanto riguarda il modello di una Ferrari guidata da Gilles, la domanda è questa:
vorrei sapere come mai nello sciagurato Gran Premio di San Marino del 1982, la Ferrari 126C2 di Gilles Villeneuve era sprovvista dei "baffi" anteriori, mentre l'alettone anteriore nella stessa vettura di Didier Pironi era presente?

webmaster: Il "piccolo Nürburgring", così era soprannominato il circuito "Dino Ferrari" in quegli anni. Tale denominazione derivava dal fatto di comprendere tratti molto veloci a tratti guidati (negli anni successivi interrotti da numerose chicane).
Gilles e Pironi provarono entrambe le versioni con e senza alettone anteriore. La differenza consisteva
ferrari imola
ferrari imola
nel fatto che senza alettone anteriore si prediligeva la velocità di punta nei tratti veloci mentre, con l'alettone anteriore la guidabilità e l'inserimento in curva dei tratti misti.
Alla fine delle prove Gilles decise per la configurazione senza e invece Pironi per quella con l'alettone anteriore montato.
La cosa non influì più di tanto durante la gara poiché le vetture, grazie all'effetto scia, avevano prestazioni paritetiche e sappiamo tutti come andò poi a finire...
Nelle due foto a destra, Gilles ad Imola con entrambe le varianti aerodinamiche.
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Era giunto in cima alla sua montagna e certamente, da lassù, vedeva le cose in un'ottica
diversa  dalla  nostra,  di  noi  che,  umili  formiche,  abbiamo  scelto  di  vederle  dal  basso.


(Jeff Hutchinson da "Grand Prix International magazine" del 13 maggio 1982)